martedì 29 maggio 2007

Il mio primo passo

Porta itineris dicitur longissima esse
La porta è la parte più lunga del viaggio
(Marco Terenzio Varrone)

Meno sette giorni!
Tra una settimana esatta, mi troverò a più di 1000 km da questa sedia su cui ora sono seduto. Già mi vedo, seduto su un'altra sedia, aspettando il cameriere che mi porta una cerveza e con gli occhi puntati su quella splendida muchacha che, consapevole della sua "porca figura", passeggia lungo la rambla.
Ormai tutto è fissato: pagato il biglietto aereo, prenotato l'albergo... Oggi, addirittura, il prof catalano ha risposto alla mia mail, fissando un appuntamento per discutere (sue testuali parole) "della fisica e del mio futuro".
Quelle visioni, opache e indefinite fino a qualche giorno fa, ora sembrano più nitide... E forse per questo fanno più paura! Quelle visioni non sono più sogni, non sono più immagini idilliache del luogo ideale per me... Ormai vedo un posto di lavoro, una borsa di studio da ottenere. Non so quanto dovrò camminare, ma ormai la mia valigia è pronta e posso soltanto procedere.
In fondo, si tratta solo di compiere il primo passo. Che, come al solito, è sempre quello più difficile...

2 commenti:

gu ha detto...

vai ricky!
io sono con te e sono contento per te...
e anche un po' invidioso forse...

gu ha detto...

p.s. in realta' il primo passo l'hai fatto ieri, in salita,salendo i gradini verso la cabina...e poi girando la chiave nel cruscotto
:)
ora devi solo tirare fuori il libretto degli assegni da ripetizioni e comprarti il mezzo.