giovedì 31 gennaio 2008

Contestar(e)

Val sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre di darle una risposta.
(O. Wilde)

Il dizionario italiano definisce contestare come "notificare formalmente a qualcuno, da parte dell'autorità giudiziaria o amministrativa, un reato o una contravvenzione; per estensione: impugnare, contrastare, negare, mettere in dubbio".

Il dizionario spagnolo definisce contestar come "dar [una persona] una información, de forma oral o escrita, en relación con la pregunta, la petición o la demanda que alguien hace". In pratica, contestar si traduce rispondere...

Questo false friend si adatta proprio bene alla storia che voglio raccontare oggi, che é proprio una storia di contestazione alle mie (mancate) risposte. Ma come è possibile contestare una risposta che non arriva? Come è possibile che questo accada al giorno d'oggi? Viviamo in un mondo pervaso dall'agnosticismo e dallo scetticismo, in cui è abbastanza consueto non trovare le risposte alle proprie domande. Ma come è possibile che accada a me?!? A me, che alla veneranda età di 25 anni, ho deciso di continuare a studiare perchè non ritenevo sufficienti le risposte di cui disponevo! A me, una persona la cui esistenza (almeno finora) è stata vincolata da qualsiasi tipo di incertezza e le cui relazioni sono sempre state condizionate dall'incapacità di capire quale fosse la risposta giusta.
No... Mi sembra ancora impossibile che esistano persone che vivono nell'attesa morbosa di una mia risposta!

Tuttavia, sono sicuro che anche questa volta mi sono sbagliato. Come sempre, del resto!
Quindi, invito chiunque alla ricerca di una non so quale risposta, a non rivolgersi a me, ma a qualche maestro di vita mentalmente più equilibrato... Oscar Wilde, per esempio!

lunedì 28 gennaio 2008

Volver

Non bisognerebbe mai ritornare.
Perché calcare i tuoi vecchi passi,
calciare gli stessi sassi
su strade che ti han visto già a occhi bassi?
Non troverai quell'ombra che eri tu
e non avrai quell'ora in più
che hai dissipato e che ora cerchi:
si scioglierà impossibile il pensiero
a rimestare il falso e il vero
in improbabili universi.
(F. Guccini, Non bisognerebbe)

Queste parole non hanno bisogno di commenti. Per lo meno, non ne avrebbero bisogno, se io fossi una persona mentalmente equilibrata: e invece... Invece, ogni volta che prenoto un volo Barcellona-Milano, cerco di illudermi che queste parole non siano del tutto veritiere e che ritornare nei luoghi del passato possa fare solo bene.
In fondo, non é poi così male rivedere i vecchi amici, riascoltare le loro storie, condividere ancora gli odori e i sapori di casa con la famiglia, toccare di nuovo il tuo vecchio, comodo e grandissimo letto... No, non è affatto male!
La parte negativa di tutto questo risiede nel fatto che mi sembra troppo breve questa splendida pace dei sensi che incontro tra le mura di casa... Così breve che mi costringe a chiedermi che cosa mi abbia spinto ad allontanarmi... Così breve che vorrei rivedere nel mio futuro quelle emozioni ormai passate... Così breve che, non faccio tempo ad atterrare a Girona e sto già pensando alla prossima volta che tornerò...

Non bisognerebbe ritornare... Per lo meno, non bisognerebbe pensarci!

Cazzo, non sono proprio capace di fare l'esule...

lunedì 21 gennaio 2008

Politicamente parlando

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno...
(F. Guccini, Canzone di Notte N° 2)

Oggi vorrei parlare di politica... Sembra strano: finora l'ho sempre evitato, ma la situazione attuale in Italia mi spingerebbe a farlo. Tuttavia, mi è difficile parlare di certi argomenti, che, pur toccando temi molto vicini alla mia sensibiltà, mi colgono un poco impreparato. Qui in Spagna siamo ci avviciniamo alla campagna elettorale e sulle TV compaiono solo Zapatero e Rajoy, senza prestare attenzione nè al mondo accademico nè a quello ecclesiastico. Quindi eviterei di farlo: credo che parlare di argomenti che non si conoscono in dettaglio sia fare tutt'altro che fare politica... Se fosse così, immaginate quanta gente idiota possa avere un seggio in Parlamento!

(minuto di riflessione)...

OK! Posso parlare!
In questi giorni, ai giornalisti italiani piace parlare di "libertà di espressione", "laicità del sapere", "dialogo tra fede e ragione"... E un po' sta iniziando a piacere anche a me, come appare dalla documentazione della (ennesima) discussione politica via mail tra fisici. Non ripeto le mie opiniopni (quasi tutti i lettori di questo blog erano tra i destinatari della lunga mailing list... Gli altri lettori mi conoscono e non faranno fatica a immaginare la mia posizione!), ma vorrei soffermarmi su un particolare che mi ha veramente colpito. Ovvero il fatto che, io e un altro chico, in totale accordo di veduta, abbiamo firmato due petizioni on-line completamente differenti! Possibili spiegazioni? Forse entrambi stiamo andando alla deriva verso il centro. Verso quel centro che poi è la stessa direzione in cui sta andando la politica contemporanea.
O forse non è qui il problema... A me sembra che la politica al giorno d'oggi parta da parole che vogliono dire tutto, e quindi niente: parole in cui qualsiasi coglione possa rispecchiarsi, ma che, a un certo punto, prendono una non so quale piega e sfociano nell'accusa di qualcuno da usare come capro espiatorio.
Mi sembra davvero così: la politica di oggi non nasce dal desiderio di costruire un mondo migliore, ma dalla necessità di avere un capro espiatorio, qualunque esso sia! La politica di oggi, pur facendo girare cifre esorbitanti nell'economia di ogni paese (l'Italia soprattutto), si riduce ad un circolo di discussioni e comportamenti infantili. L'utilità dei politici, al giorno d'oggi, è pari a quella di chi passa le giornate a fare simulazioni Quantum Monte Carlo dei cristalli di elio... Con la differenza che a questi ultimi tocca pulirsi il culo con la carta vetrata perchè non hanno i soldi per comprarsi la cartaigienicasupersofficeacentoventinovestratidimorbidezza!

Come volevasi dimostrare... Ho fatto politica: ovvero, mi sono lasciato prendere dai miei piccoli rancori personali e sono arrivato a trovare un capro espiatorio! Ho buttato via il mio tempo scrivendo questo inutile post, scordandomi che, alla fine di tutto, chiunque, io compreso, raggiungerà quei due metri di terreno a cui è inevitabilmente destinato. Spero solo di arrivarci con il culo pulito, perchè credo sia fastidioso grattarsi per tutta l'eternità!

domenica 13 gennaio 2008

Domenica... Assurda ed ignota

E’ da un mese che naviga a vuoto quell’Atlantico amaro,
ma continua a puntare l’ignoto con lo sguardo corsaro;
sarà forse un’assurda battaglia ma ignorare non puoi
che l’Assurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi.
(F. Guccini, Cristoforo Colombo)

Domenica di riposo. Dopo il demasiado trabajo della settimana... L'ho scritto in spagnolo, perchè dire troppo lavoro mi suona un po' strano, un po' eccessivo. Altri ritmi, tempistiche diverse, nessuna ossessione generata da non so quale "necessità di agire"...
Domenica in solitudine. Cazzeggio al pc, qualche minuto alla televisione per vedere i risultati delle partite, un po' da sana e sacrosanta lettura.
Domenica. Come tante altre.
Dicono che ho cambiato vita... Sarà vero? Forse è passato ancora poco tempo per rendersene conto. Mi sembra sempre di vagare sperduto in luoghi ancora ignoti. Mi è ancora difficile fissare l'obiettivo di questo viaggio... Perchè in fondo questa nuova esperienza non è altro che un grande, grandissimo viaggio. Un viaggio verso qualcosa che ho sempre creduto possibile. Un viaggio verso qualcosa che mi ha sempre reso felice. Un viaggio verso un nuovo mondo, verso la terra dell'oro, la mia terra dell'oro. Un'impresa attraverso l'ignoto, senza sapere se la rotta che sto seguendo sia quella giusta. Anzi peggio: un'impresa folle dove non sai neanche se la tua destinazione esiste!
Eppure in molti sembrano contenti di questa mia impresa, alcuni addirittura invidiosi... A molti chiederei qualche parere in merito: ma in questo mio universalissimo senso di solitudine, dubito che qualcuno possa darmi il consiglio giusto dettato dall'esperienza. Mi verrebbe voglia di chiederlo a quel personaggio che, imperterrito, fissa il mare da quel punto altissimo in fondo a las Ramblas. A lui che già prima di me ha cercato il suo mondo nuovo, con successo. A lui che, senza curarsi minimamente delle migliaia di persone che gli passano sotto, continua ad indicare verso l'ignoto... Forse con un pizzico di superbia! Ma in fondo quella superbia se l'è meritata...

E io? Tra qualche anno rileggerò queste parole... E rileggendo forse mi renderò conto di quale assurda battaglia ho iniziato. Tra qualche anno... Quando, spero, questo Assurdo mi avrà reso fiero di me stesso! Nel frattempo, incrociamo le dita...

martedì 1 gennaio 2008

Revisione Bilancio 2007 & Preventivo 2008

La sfera di cristallo si è offuscata
e l' aquilone tuo non vola più,

nemmeno il dubbio resta nei pensieri tuoi
,
il tempo passa e fermalo se puoi...

(F. Guccini, Un altro giorno è andato)

Un altro giorno è andato... E quando se ne va il 31 dicembre, sono in molti a credere che non se ne stia andando un giorno come gli altri. Sono in molti a credere che quel banale numerino incrementato sul calendario sia fonte di notevoli cambiamenti e meriti di essere festeggiato nel migliore dei modi.
Avranno ragione loro, visto che festeggio anch'io; tuttavia, dopo aver festeggiato il mio ventiseiesimo capodanno, mi chiedo ancora cosa abbia di tanto speciale questo giorno... Cosa è cambiato da ieri, dal mese scorso, dall'anno scorso? Beh, qualcosa... Ma tutti questi cambiamenti me li aspettavo quell'ormai lontano 1° gennaio 2007? E ora, in che modo questi cambiamenti si sono fissati nei miei pensieri?

Quest'ultima domanda ha già innescato nel mio cervello una sorta di revisione di bilancio, simile a quelli a cui ci hanno abituati decenni di economia di mercato: quelli con tante colonnine e tanti numerini preceduti da un segno. E mentre passo in rassegna tutti gli eventi positivi e negativi del 2007, mi sembra che... Mi sembra che, se trasformassi veramente in numerini tutte quelle immagini che mi passano ora in mente e costurissi un grafico con in ascissa il tempo, potrei mettere una qualsiasi osservabile in ordinata e vedrei sempre una grande differenza tra il punto di arrivo del 2006 e il punto di partenza del 2008.
Nel grafico della mia esistenza, il 2007 ha rappresentato un anno di grandissime transizioni che inevitabilmente mi porterò dietro anche nei prossimi anni. Ha rappresentato cambiamenti che sono iniziati e che richiederanno ancora molto tempo per essere portati a conclusione. Nel 2007 mi sembra di aver riposto quel mio aquilone che non volava più... Se mi dovessero chiedere il motivo di questa mia scelta, quello non saprei dirlo: non saprei se l'ho riposto perchè non mi sentivo più in grado di farlo volare oppure se l'ho riposto per costruirne uno più grande e più bello... Non credo neanche che quella sfera di cristallo, ormai completamente offuscata e inutilizzabile per qualsiasi previsione, possa aiutarmi a capire il perchè delle mie scelte... Del resto non saprei neanche dire se è bene trovare una risposta a questa domanda: tra la sfera offuscata e l'aquilone riposto, ormai non è rimasto nessun dubbio nei miei pensieri... La risposta è solo proseguire: senza sapere dove, senza sapere come, solo proseguire...

Concludendo, giusto per chiudere la revisione del bilancio annuale con un preventivo futuro, mi sento di dire chel'obiettivo importante per il 2008 è quello di fare tesoro dei cambiamenti, delle novità del 2007; è quello di avanzare sulla strada che mi si profila davanti con la giusta sicurezza, senza farmi condizionare dalle salite e dalla fatica che potrei incontrare nel percorso. Andare avanti con il tempo, proseguire senza provare a fermare nè lui nè me stesso...

Detto così sembra facile! Oggi, l'ebbrezza del 1° gennaio rende facilmente realizzabile qualsiasi propostito per l'anno nuovo... Speriamo di riuscire a portarmi dietro questa ebbrezza per tutto il resto dell'anno...