domenica 30 settembre 2007

Noia domenicale

Questa domenica in settembre
non sarebbe pesata così...
(F. Guccini, Eskimo)

Se solo avessi avuto una risposta!

domenica 23 settembre 2007

Oroscopi

Ho perso la mia mente in chissà quale abuso od ozio
ma stan mutando gli astri nelle notti di equinozio
(F. Guccini, Bisanzio)


Ventitrè settembre, equinozio di autunno. Oggi finisce definitivamente l'estate. E in linea di principio dovrebbe finire anche il mio ozio. Anzi, in linea di principio, il mio ozio sarebbe già dovuto finire tempo fa...
Peccato che le cose non siano andate così! Il mese di settembre sta giungendo ad una conclusione: per ora senza grandi traguardi raggiunti... Per ora... Perchè alla fine di settembre manca ancora una settimana, che forse è la settimana più importante di tutte! A dirla tutta tutta, alla fine di settembre manca ancora una risposta, che forse è la risposta più importante di tutte!

L'ironia di questa mia situazione sta nel fatto che un oroscopo che ho letto all'inizio del mese me l'aveva predetto: "Mercurio in Bilancia rende i nati sotto il segno del Cancro improduttivi e inconcludenti"... Bella forza! Non c'è certo bisogno di Mercurio in Bilancia per capire che, in un mese fatto di attesa e burocrazia, io non avrei avuto la benchè minima voglia di aprire un libro: soprattutto se lo studio era finalizzato a concorsi che per me rappresentano un ripiego!
Però, quell'oroscopo che ho letto il mese scorso diceva che, verso il 27 o il 28 settembre, Marte entrava in non so quale segno e ci sarebbe stato per qualche mese: per i nati sotto il segno del Cancro, questo avrebbe significato mesi fatti di nuove avventure e nuove esperienze...

Sarà vero? Spero di sì... Mi fa comodo pensare che qualcosa o qualcuno mi porti nella giusta direzione. Soprattutto ora che mi è difficile immagianare il mio futuro: non riesco minimamente a capire dove possa condurmi il mio destino... Vivrò a Barcellona? Lavorerò in università? O farò richiesta per qualche sussidio di disoccupazione?
Mi sento veramente come il Filemazio di Bisanzio cantato da Guccini: non ho il coraggio per fare certi oroscopi, certe previsioni, certe scelte... E resto qui ad aspettare che ritorni giorno... Ma vedo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando, ma è un debole presagio che non dice come e quando...

Speriamo davvero che qualcosa cambi, in qualche modo e in qualche tempo... Anche se c'è sempre il rischio che quella Barcellona sia per me quello che Bisanzio era per Filemazio: forse è solo un simbolo insondabile, un mito che non mi è consueto, un sogno che si fa incompleto...

Bisanzio forse non è mai esistita... E Barcellona?

martedì 18 settembre 2007

Malinconia

Dice che la malinconia non è altro che una forte presenza nel cervello di un neurotrasmettitore che si chiama sierotonina. E succede che si ciondola come foglie morte e un pò ci si affeziona a questo strazio e non si vorrebbe guarire più.
(E. Gabriellini, Piero Mansani in Ovosodo)

Sensazione strana... Già provata in passato, ma sempre strana... Ogni volta che ti assale la malinconia non sai mai cosa ti prende veramente... E oltretutto, é sempre difficile prevedere quando potresti diventare vittima della malinconia...
Ad esempio oggi, alle ore 14:30, quando ho oltrepassato il cancello di via Celoria 16 a Milano ancora una volta... Sarà l'ultima volta? Non saprei... Un po' ci spero... Un po' vorrei tornare indietro...
Tornare indietro a quei momenti in cui passare quel cancello era un abitudine e sapevi che quell'abitudine l'avresti portata con te ancora per tanto tempo!
Non lo so... In fondo oggi, lì, in quel dipartimento mi sentivo spaesato, solo... Solo a rispondere alle domande consuete (almeno per me!) riguardo quella Spagna che non saprei ancora come definire... Un sogno... Un progetto di vita... Una sacro oracolo che ci mette mesi a rispondere alle mie domande... (clicca qui per una definizione un pochino più pertinente!)
Mi sentivo solo in un posto che ancora oggi ha evocato ricordi di uno splendido passato... Mi sentivo solo a guardare le matricoline uscire dai precorsi e a ripensare a come mi sentivo spaesato, ma in maniera diversa, quelle lontane mattinate di sei anni fa... Mi sentivo solo a guardare gli studenti in aula silenzio e a pensare (come sempre) "Cazzo! Sempre le solite facce!"... Mi sentivo solo in un posto che, forse, non vorrei rappresentasse il mio futuro...
Non lo so... Mi sembra davvero di ciondolare come una foglia morta, come diceva Piero Mansani, uno dei miei più grandi eroi cinematografici... Mi sembra davvero di ciondolare attaccato ad un ramo nell'attesa che qualcosa si spezzi... Anche se non vuoi che quel qualcosa si spezzi troppo velocemente... Perchè sai che, quando quel qualcosa si è spezzato, potrebbe essere per sempre...

Non lo so... Ho una forte confusione nel cervello... Sicuramente l'ho già provata... Sicuramente la proverò ancora nel futuro... Sicuramente l'avrete provata anche voi...

Maledetta sierotonina!!!

venerdì 7 settembre 2007

Questione di autostima

Non l'ho mai avuto gonfio così
(Fabri Fibra, Gonfio così)

Voglio cominciare questo post con una citazione del sig. Tarducci Fabrizio, anche se con un accezione un po' diversa da quello che diceva nel suo brano musicale. Non voglio specificare cosa intendesse lui, ma io voglio utilizzare le sue parole per riferirmi al mio ego, alla mia autostima che oggi ha raggiunto livelli davvero inaspettati.
E pensare che ieri sembrava tutto così difficile: ieri, quando i miei sogni, le mie ambizioni hanno cozzato contro lo spettro di una burocrazia, quella spagnola, addirittura più lenta di quella italiana. Preoccupazioni inutili, visto che poi tutto si è risolto in tempi ragionevoli... Però, devo ammettere che stamattina non ero dell'umore giusto di rientrare in università: ricominciare a studiare con la speranza di raggiungere un posto dove ci mettono 40 giorni per attivare un account su un sito internet è abbastanza deprimente...
Poi, però qualcosa è cambiato... Innanzitutto, non ho cominciato a studiare, ma ho vissuto una bella giornata di cazzeggio universitario: in ottima compagnia, come ai vecchi tempi, quando si riusciva ancora a divertirsi in quello squallido dipartiemento.
Ma il meglio è arrivato a metà pomeriggio, quando ho letto le opinioni di una persona il cui parere per me conta veramente molto. E, anche se il Davide in passato aveva già manifestato la sua stima nei miei confornti, non mi aspettavo proprio si rivolgesse a me in quel modo... Pensavo che in una lettera di presentazione, i docenti scrivessero sempre le solite banalità. E invece, sono rimasto particolarmente sorpreso del contrario...

Ma ho un dubbio... E se, per qualche motivo, avesse scritto un sacco di balle?... Non importa!!! Oggi va tutto per il meglio e andrò avanti nella mia auto-esaltazione!!! Sono troppo fiero di me stesso! Il mio ego non è mai stato gonfio così... E oltretutto continua a gonfiarsi... Attendo solo che arrivi qualche bella prugnella a gonfiarmi qualcos'altro (come è successo al buon Fabri Fibra!)

sabato 1 settembre 2007

Stoicismo

Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
(Seneca)

Ieri sera, in una discussione transoceanica in chat, mi è stato chiesto come si fa ad essere stoici. Non saprei dire perchè il mio interlocutore (nonchè mio maestro di vita) mi ha fatto questa strana domanda. Mi reputa davvero uno stoico?
Beh, ultimamente sono cambiato. E mi pare di essere cambiato in quella direzione. Con il senno di poi, mi rendo conto di avere raggiunto, nell'ultimo periodo, un certo dominio di me. Prima mi lasciavo spesso condizionare dall'idea che gli altri potevano avere di me; prima facevo il possibile per lasciare la mia impronta nel mondo che mi circondava; forse speravo che quella impronta potesse davvero migliorare le cose e le persone che mi stavano attorno. Ora, invece, mi sembra di essere giunto ad una fase apatica della mia vita (nel senso stoico del termine: a-pathos, senza passioni): vedo le cose con maggiore distacco e neanche le trombe d'aria sembrano riuscire a spezzare il mio grosso fusto (come invece è successo a tanti poveri alberi a Trezzo l'altro ieri... sigh!)
Probabilmente questa imperturbabilità non è la risposta definitiva. Comunque, invidio il mondo della stoà in cui l'apatico non era uno sfigato, ma un saggio consapevole della provvidenzialità e della razionalità di ogni evento, anche dei più negativi.

Quindi, caro Giorgio, devo ammettere che io non so proprio come risponedere alla tua domanda su come si fa ad essere stoici. Forse dovresti chiedere a Seneca...
Il destino conduce chi lo accetta, trascina chi è riluttante...
In questo mondo in cui siamo corpi in un eterno moto caotico, circondato da una moltitudine di altri corpi che si muovono in maniera altrettanto disordinata, forse l'unica possibilità che ci è concessa è quella di trovare il nostro spazio nel presente. Il futuro è completamente imprevedibile. E' legato a un numero troppo grande di gradi di libertà, che nessuno di noi riesce a controllare.
Ma in fondo, il futuro nasce direttamente dal presente: vivendo il tuo presente senza preoccupazioni, queste nel futuro tarderanno ad arrivare. E penso che, finchè sei lì in America Latina, non ti sarà poi così difficile tenere lontano queste preoccupazioni!
Accettare il presente è il primo passo per volgere serenamente al futuro...

Se poi vuoi rimanere in Perù, non c'è nessun problema! Tanto ho promesso di ubriacarmi con te al pub Govinda a Cuzco...