martedì 21 agosto 2007

Il mondo visto dallo spazio

Non c'è rumore, solo pace non c'è distrazione
e vedo allontanarsi sempre più la tentazione
di continuare a credere che possa ritornare

passando in un secondo dal mio cielo al vostro mare
(Delta V, Il mondo visto dallo spazio)


"Fermate il mondo, voglio scendere!"
Ricordo che ero solito dire questa frase nella mia adolescenza: quando ogni cosa mi sembrava andasse male, quando pensavo di avere tutto il mondo
contro, chiedevo a qualcuno che mi facesse scendere da questo folle pianeta in eterno movimento. Speravo di poter rifugiarmi in un posto sufficientemente lontano da quella frenesia che spesso sembra caratterizzare ognuno di noi.
Dopo tanto tempo, penso di aver raggiunto il mio obiettivo. Anche se non ne sentivo la necessità. Due settimane a vagabondare lungo le coste della Corsica a bordo di
una barca a vela mi hanno permesso di disconnettere il cavo che collegava il mio cervello al resto del mondo. E ora, tornato ai diritti e doveri di sempre, non ricodro più come fare a collegare quel cavo... E' vero! Talvolta, mi sembra di essere un rincoglionito in preda a chissà quale turbine psichico. Ma sto indubbiamente bene in questa condizione di invisibiltà da parte del resto del mondo. Mi sento veramente a mio agio a osservare il mondo librando in uno spazio senza gravità e spero che lo shuttle che mi riporterà indietro arrivi con il maggiore ritardo possibile.

E pensare che mio padre, invece, insiste tanto perché io inizi a lavorare...