lunedì 21 gennaio 2008

Politicamente parlando

O forse non è qui il problema
e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi
e ognuno costruisce il suo sistema
di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,
scordando che poi infine tutti avremo
due metri di terreno...
(F. Guccini, Canzone di Notte N° 2)

Oggi vorrei parlare di politica... Sembra strano: finora l'ho sempre evitato, ma la situazione attuale in Italia mi spingerebbe a farlo. Tuttavia, mi è difficile parlare di certi argomenti, che, pur toccando temi molto vicini alla mia sensibiltà, mi colgono un poco impreparato. Qui in Spagna siamo ci avviciniamo alla campagna elettorale e sulle TV compaiono solo Zapatero e Rajoy, senza prestare attenzione nè al mondo accademico nè a quello ecclesiastico. Quindi eviterei di farlo: credo che parlare di argomenti che non si conoscono in dettaglio sia fare tutt'altro che fare politica... Se fosse così, immaginate quanta gente idiota possa avere un seggio in Parlamento!

(minuto di riflessione)...

OK! Posso parlare!
In questi giorni, ai giornalisti italiani piace parlare di "libertà di espressione", "laicità del sapere", "dialogo tra fede e ragione"... E un po' sta iniziando a piacere anche a me, come appare dalla documentazione della (ennesima) discussione politica via mail tra fisici. Non ripeto le mie opiniopni (quasi tutti i lettori di questo blog erano tra i destinatari della lunga mailing list... Gli altri lettori mi conoscono e non faranno fatica a immaginare la mia posizione!), ma vorrei soffermarmi su un particolare che mi ha veramente colpito. Ovvero il fatto che, io e un altro chico, in totale accordo di veduta, abbiamo firmato due petizioni on-line completamente differenti! Possibili spiegazioni? Forse entrambi stiamo andando alla deriva verso il centro. Verso quel centro che poi è la stessa direzione in cui sta andando la politica contemporanea.
O forse non è qui il problema... A me sembra che la politica al giorno d'oggi parta da parole che vogliono dire tutto, e quindi niente: parole in cui qualsiasi coglione possa rispecchiarsi, ma che, a un certo punto, prendono una non so quale piega e sfociano nell'accusa di qualcuno da usare come capro espiatorio.
Mi sembra davvero così: la politica di oggi non nasce dal desiderio di costruire un mondo migliore, ma dalla necessità di avere un capro espiatorio, qualunque esso sia! La politica di oggi, pur facendo girare cifre esorbitanti nell'economia di ogni paese (l'Italia soprattutto), si riduce ad un circolo di discussioni e comportamenti infantili. L'utilità dei politici, al giorno d'oggi, è pari a quella di chi passa le giornate a fare simulazioni Quantum Monte Carlo dei cristalli di elio... Con la differenza che a questi ultimi tocca pulirsi il culo con la carta vetrata perchè non hanno i soldi per comprarsi la cartaigienicasupersofficeacentoventinovestratidimorbidezza!

Come volevasi dimostrare... Ho fatto politica: ovvero, mi sono lasciato prendere dai miei piccoli rancori personali e sono arrivato a trovare un capro espiatorio! Ho buttato via il mio tempo scrivendo questo inutile post, scordandomi che, alla fine di tutto, chiunque, io compreso, raggiungerà quei due metri di terreno a cui è inevitabilmente destinato. Spero solo di arrivarci con il culo pulito, perchè credo sia fastidioso grattarsi per tutta l'eternità!

8 commenti:

gu ha detto...

1- ma che italiano usi?????
cito: "...,senza mostrare prestare attenzione ..."
2- beh se avete firmato petizioni cosi' diverse forse almeno su questa cosa non la pensate esattamente nella stessa maniera... la qual cosa ha spaventato anche me
3-io personalmente vorrei essere cremato, e quindi non finire sotto due metri di terra, bensi lanciato nel vento da circa 4559m s.l.m.

Simo#10 ha detto...

confermo il commento precedente: per un dottorando ho trovato troppi errori grammaticali...

te li abbuono perchè ormai fai il figo e fai apposta a dimenticarti le parole in italiano...

comunque sono offeso perchè è da maggio che scrivi e lo scopro solo ora...

l'eresiarca Elisun ha detto...

ho scoperto il tuo blog per caso,cercando di recuperare il gucciverba...mi domandavo,hai mai letto Moravia?e inoltre,ti devo delle scuse...mi sono un po' accanita,ho letto i tuoi post dal primo all'ultimo,e giunta all'ultimo mi sono sentita indiscreta.una spiacevole sensazione di morbosità.Mi riesce difficile pensare a barcellona come un posto dove si possa fare fisica,quanti stereotipi da abbattere...

Riccardo ha detto...

Simo:
i miei strafalcioni non sono errori grammaticali, ma licenze poetiche! Quanto al blog, avrei voluto regalarti il libro, nel momento in cui avrei trovato un editore disposto a pubblicarlo... Ma ora che hai già letto tutti i miei pensieri, è inutile! :-P

Elisun:
scuse accettate: anzi, apprezzo il tuo accanimento... Moravia è uno di quei tanti autori che mi piacerebbe approfondire: ho letto solo "La Romana" qualche anno fa. Quanto a Barcellona, è una città piena di vita e di cultura, in grado di aprirti la mente... E con la mente libera è molto più facile fare fisica (almeno per me...)! Cosa ti faceva pensare il contrario?

Simo#10 ha detto...

mai dire mai...

metto in atto le mie conoscenze

PS: ho letto solo l'ultimo intervento.. :-P piano piano leggo tutto!

gu ha detto...

scusa ricky...ma come mai agli altri rispondi e a me no?????

mi sento offeso.
quindi stop commenti

Riccardo ha detto...

Gu:
a Simo dovevo farmi perdonare il mio silenzio, Elisun mi ha posto domande precise...
Come vedi, quando mi fai una domanda precisa, rispondo anche a te! (La domanda "Che italiano usi?", fatta da te, ha nessun significato, dal momento che sei solito pronunciare frasi del tipo: "Il coso che sembra un robo verde lo è" :-P)
E poi anche perché odio le domande con troppi punti interrogativi consecutivi...

È chiaro adesso????? :-P

Unknown ha detto...

Gu scusa, ma non ce la faccio a vedere che scrivi a Ricky "ma che italiano usi?????". Il tuo ultimo post inzia (rigorosamente con la minuscola!) con "scrivo da un'ufficio".
Ok, sono sempre la solita antipatica ;-)

Un bacione (da Milano) a tutti e due.