sabato 1 settembre 2007

Stoicismo

Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.
(Seneca)

Ieri sera, in una discussione transoceanica in chat, mi è stato chiesto come si fa ad essere stoici. Non saprei dire perchè il mio interlocutore (nonchè mio maestro di vita) mi ha fatto questa strana domanda. Mi reputa davvero uno stoico?
Beh, ultimamente sono cambiato. E mi pare di essere cambiato in quella direzione. Con il senno di poi, mi rendo conto di avere raggiunto, nell'ultimo periodo, un certo dominio di me. Prima mi lasciavo spesso condizionare dall'idea che gli altri potevano avere di me; prima facevo il possibile per lasciare la mia impronta nel mondo che mi circondava; forse speravo che quella impronta potesse davvero migliorare le cose e le persone che mi stavano attorno. Ora, invece, mi sembra di essere giunto ad una fase apatica della mia vita (nel senso stoico del termine: a-pathos, senza passioni): vedo le cose con maggiore distacco e neanche le trombe d'aria sembrano riuscire a spezzare il mio grosso fusto (come invece è successo a tanti poveri alberi a Trezzo l'altro ieri... sigh!)
Probabilmente questa imperturbabilità non è la risposta definitiva. Comunque, invidio il mondo della stoà in cui l'apatico non era uno sfigato, ma un saggio consapevole della provvidenzialità e della razionalità di ogni evento, anche dei più negativi.

Quindi, caro Giorgio, devo ammettere che io non so proprio come risponedere alla tua domanda su come si fa ad essere stoici. Forse dovresti chiedere a Seneca...
Il destino conduce chi lo accetta, trascina chi è riluttante...
In questo mondo in cui siamo corpi in un eterno moto caotico, circondato da una moltitudine di altri corpi che si muovono in maniera altrettanto disordinata, forse l'unica possibilità che ci è concessa è quella di trovare il nostro spazio nel presente. Il futuro è completamente imprevedibile. E' legato a un numero troppo grande di gradi di libertà, che nessuno di noi riesce a controllare.
Ma in fondo, il futuro nasce direttamente dal presente: vivendo il tuo presente senza preoccupazioni, queste nel futuro tarderanno ad arrivare. E penso che, finchè sei lì in America Latina, non ti sarà poi così difficile tenere lontano queste preoccupazioni!
Accettare il presente è il primo passo per volgere serenamente al futuro...

Se poi vuoi rimanere in Perù, non c'è nessun problema! Tanto ho promesso di ubriacarmi con te al pub Govinda a Cuzco...

7 commenti:

Unknown ha detto...

ricky...ho una domanda filosofica per te (ma non stoica...non riesco a praticare il distacco, vivo sempre le emozioni in modo abbastanza viuuuleeento): con tutti quei corpi che si muovono in modo disordinato....ma ci sara' pure un corpo che prima o poi,anche in modo disordinato, anche per caso santoddio, mi intercettera' e saremo felici e volteggeremo disordinatamente e molto poco stoicamente fra nuvole di pastafrolla e marmellata e mari di milkshake???

ah che meraviglia...

e anche questa giornata di lavoro volge al termine.

besitos

vale

Riccardo ha detto...

Spero per te (e un po' anche per lui) che riuscite ad andare un po' oltre la pastafrolla e il milkshake...

Come vedi, anch'io so essere molto materialista!!!

Unknown ha detto...

Se non la pianti di scrivere queste cazzate filosofiche e non vai a lavorare all'ENI informo tuo padre dell'esistenza di questo blog!!!!!
Minacce a parte, ma quanto cazzo pensi?!?!
bacioni

Unknown ha detto...

e secondo te quel "MOLTO POCO STOICAMENTE" a cosa si riferiva....?!?

Riccardo ha detto...

Ok!
Però, non mi sembra una cosa così eccitante farlo in mezzo alla marmellata e al frappè...

gu ha detto...

beh diciamo che la marmellata e i frappe' hanno il loro buono...

cmq

ricky, guarda che forse veramente dovevi iscriverti a filosofia e non a fisica... non e' che ti sei sbagliato quando 6 anni fa hai fatto l'iscrizione...
(o 7...cavolo non mi ricordo piu')

Unknown ha detto...

mmmmhhh....frappe'....mmmmh....