mercoledì 21 novembre 2007

Al di là del fosso

L'aereo, ah, l'aereo è invece alluminio lucente,
l'aereo è davvero saltare il fosso

(F. Guccini, Argentina)


Lunedì mattina: sveglia presto. Molto presto per quello che ero abituato fino a quel giorno. Molto presto considerata anche la notte quasi insonne.
Lunedì mattina: check in, caffè, giornale, metal detector, chiamata di tutti i passeggeri al gate 12 per l'imbarco sul volo FR 4273 delle 8:40 con destinazione Barcellona-Girona...
Lunedì mattina: tutti seduti mentre l'aereo guadagna potenza, accelera, si stacca da terra. Tutti seduti con i propri pensieri in testa: c'è chi dorme e sogna, c'è chi ha fretta di arrivare, c'è chi, anche sull'aereo, continua a parlare di shopping ed acconciature... C'è chi riflette e, riflettendo, vede nei propri pensieri in pochi istanti le immagini più disparate, finchè il proprio flusso di coscienza non viene fermato da un pensiero assordante che recita:

"MA CHE CAZZO STO FACENDO?"

Perchè alla fine è sempre così: non potrai mai capire cosa trovi dall'altra parte del fosso finchè non cominci a saltare. E se il salto è un salto lungo circa un migliaio di chilometri, è necessario un decollo ad una velocità tale da farti dubitare di tutte le tue capacità.



Mercoledì sera: sono due giorni che il fosso è stato saltato.
Mercoledì sera: non riesco ancora a confrontare quello che mi aspettavo di trovare con quello che ho trovato realmente. Forse non ho ancora messo ben a fuoco le immagini che mi si presentano davanti. Non ho ancora regolato il mio obiettivo... Forse non ho ancora avuto l'opportunità di farlo: del resto, questi due giorni al di là del fosso (o forse adesso dovrei dire al di qua?...) hanno significato solo burocrazia, burocrazia, passeggiate in solitaria nel Barri Gotic e lungo Passeig de Gracia, burocrazia, qualche parola con colui che potrebbe diventare il mio nuovo mentore (del resto assomiglia abbastanza al mio vecchio mentore...) e per finire, burocrazia.

Mercoledì sera: la vita oltre il fosso è cominciata. Per me "oltre il fosso" significa Barcellona; ha una morfologia un po' diversa da quell'Argentina nuova ed aliena che Guccini sognava e non sognava, sperava e non sperava. Ma in fondo il suo significato è lo stesso: perchè mi ritrovo anch'io senza sapere se è come un seme che dà fiore o polvere che vola ad un respiro.
E' ancora lì nella mia testa quel pensiero assordante che ho incontrato lunedì mattina, e che ancora adesso non ha una risposta. Del resto lo sapevo bene che non sarebbero bastati due giorni per dare una risposta a quel "Che cazzo sto facendo?" e mettere a tacere quella voce. Forse non basterà un'eternità...
Forse mi toccherà metterla a tacere senza concederle nessuna risposta.

1 commento:

gu ha detto...

dai ricky....
forse prima o poi una risposta verra'.
ma non sara' una risposta fatta di parole
sara' una risposta che sentirai nella pelle
che trasuderai dai pori.

e cosi',
da un giorno all'altro,
ti renderai conto che sai il perche', il cosa...